“Per capire la grande forza di attrazione del pugilato bisogna fare tabula rasa dei cliché che riducono questo sport a un banale atto di violenza o alla leggenda metropolitana del naso schiacciato. L’avversario sul ring rappresenta l’obiettivo che ognuno di noi deve avere per dare un senso ai propri sacrifici. Finito il combattimento, appena suona la campana dell’ultimo round, i pugili si abbracciano. In questo gesto c’è il senso della boxe. L’abbraccio è il rispetto che bisogna avere per le difficoltà della vita. In quel momento riconosci in chi ti sta davanti la tua stessa umanità. Quando ci si trova sul ring si è soli, il pubblico sono gli occhi del mondo e le persone che ami sono il tuo angolo. Si può andare alle corde e poi uscire, finire al tappeto e rialzarsi, sopportare e superare i momenti più negativi.
Il pugilato è la vita.”